(immagine presa dal sito http://www.latina24ore.it/latina/61244/pet-therapy-incontro-al-centro-armonia)
Come infermiera sapevo già che la vicinanza degli animali ai malati, specialmente bambini, ed ai disabili porta un notevole effetto benefico, aiutandoli ad affrontare meglio lunghe e difficili terapie, ricoveri (come anche la clown terapia) o ad interagire laddove è presente una, più o meno, grave disabilità mentale e/o fisica; ne ho anche avuto un esempio molto vicino, infatti ho un cugino, Maurizio, di 56 anni ca., con grave disabilità mentale e, attualmente, fisica, che in passato ha provato grande gioia con l’ippoterapia.
Vorrei
aprire, a proposito, una parentesi sull’importanza di non giudicare mai dalle
apparenze e di fare attenzione ai linguaggi ed ai contenuti che si usano
davanti alle persone affette da disabilità, prima di tutto perché non hanno una
malattia contagiosa (spesso vengono schivati dalla gente comune o guardati con
uno sguardo di commiserazione che fa solo male a tutti e che, troppo spesso,
provoca sentimenti di vergogna con conseguente isolamento delle famiglie) e poi
perché, nel caso di disabilità mentale, è difficile valutare fino a dove, come e cosa la persona
comprende veramente e fin dove, con
le adeguate terapie riabilitative e di supporto (per la persona, per la
gestione in casa – consigli da adottare, esercizi da fare, ecc. - e di sostegno
ai familiari che se ne prendono cura), la persona può arrivare a migliorare.
Per fare un esempio, mio padre è morto circa 22 anni fa e mio cugino era molto
legato a lui e viceversa, così si è posto il problema di cosa dirgli, ovvero
tutto tranne la verità, però durante una conversazione in casa con lui presente
si è detto che Luigi (questo il nome di mio padre) era fuori per non so quale
impegno e lui, deciso, è intervenuto: < cosa stai dicendo, Luigi è morto!
> lasciando tutti senza parole; un altro episodio recente, quando mia zia,
affetta da demenza senile, ha chiamato a casa della sorella, madre di Maurizio
deceduta un mese prima, chiedendo di lei, lui non ha risposto nulla,
consapevole sia dell’accaduto sia dell’incapacità della zia di comprenderlo e
per molti lui non capisce niente.
Tornando
alla pet therapy, sapevo bene che era efficace, ma non avrei mai pensato di
averne un grande beneficio io stessa. Pertanto consiglio a chiunque, ma
principalmente a chi abbia malati in casa, anziani soli, bambini malati, con i
dovuti accorgimenti, un micio o un cucciolo di cane, prendendoli dal canile o
dalle colonie, e vi assicuro che, rispetto alle cure ed alle attenzioni che
richiede, il pieno di affetto, simpatia, allegria e beneficio è decisamente
superiore, pensateci!!
Vorrei approfittarne per ricordare ai padroni dei cani che, anche se sembra una scocciatura raccogliere le deiezioni canine, non tutti possono vederle ed evitarle camminando!! i non vedenti con cui ho lavorato quattro anni si lamentavano principalmente di questo!!
Vi racconterò nel prossimo post la mia esperienza.
Commenti
Posta un commento