In difesa degli animali: gli elefanti


Tutti conosciamo gli elefanti, complice la favola di Dumbo forse, ma fin da bambini abbiamo imparato ad apprezzare ed amare questa simpatica e caratteristica specie animale, con il corpo enorme, le zampone, le orecchie ampie e la proboscide con cui prendono le noccioline o le banane e le mangiano, fin da bambini abbiamo avuto varie occasioni di vederli dal vivo, anche se allora non comprendevamo che zoo e circhi non erano, e non sono, per loro gli ambienti ideali per vivere, perché sono animali selvatici e il loro habitat naturale è lontano più possibile dall'uomo, in Africa e in Asia, eppure anche questi fantastici animali sono in grave pericolo, continuamente minacciati di morte e di estinzione proprio a causa dell'uomo.

Gli elefanti africani e asiatici si distinguono per la mole, i primi sono più imponenti ed hanno le zanne d'avorio, mentre i secondi sono più piccoli e solo i maschi hanno le zanne e sono più a rischio, ma entrambi vengono cacciati e uccisi per le loro preziose zanne ed il commercio dell'avorio, oltre che sfruttati e trattati come animali domestici per attirare i turisti, ma oltre all'avorio anche la deforestazione progressiva sta riducendo le possibilità di sopravvivenza degli elefanti.

Come riportato nel sito del WWF (http://www.wwf.it/elefante/) il commercio dell'avorio fu chiuso nel 1989, ma 4 paesi africani (Sudafrica, Namibia, Botswana e Zimbawe), ma anche l'Asia, ottennero il permesso di continuarlo verso la Cina per, almeno all'inizio, esaurire le scorte di avorio accumulate negli anni, ma la cosa continuò grazie al bracconaggio ed al commercio illegale e per cosa? Costruire oggetti artigianali inutili... E' bene saperlo in modo da smettere di acquistare, o scoraggiarlo da parte di amici e familiari, oggetti, compresi mobili, fatti con avorio o con altri materiali, come pelli e pellicce, che vengono ottenuti uccidendo gli animali, spesso scuoiandoli vivi dopo averli storditi con scosse elettriche, chi acquista si rende complice di questa gente senza scrupoli, il bracconaggio, il commercio illegale, vive grazie a chi compra e si serve dei prodotti che derivano da queste attività. 


In Africa vengono uccisi sia maschi che femmine, mentre in Asia vengono uccisi i maschi, provocando grave squilibrio nella specie, senza maschi le femmine non possono riprodursi. Oltre all'avorio, c'è anche la deforestazione che sta modificando l'habitat naturale degli elefanti, spingendoli a spostarsi verso altre terre in cerca di cibo, questo spostamento li porta sui terreni coltivati dagli uomini e per salvare il raccolto i contadini uccidono gli elefanti. 
Ogni cosa fatta dall'uomo porta un effetto domino che ricade sulle specie animali, sull'ambiente, ma che alla fine ricade anche su di lui, distruggendo le foreste si tolgono gli argini naturali allo straripamento dei fiumi che quindi allagano le terre, inoltre si riduce una grande riserva di ossigeno oltre che alterare gli habitat per molte specie animali. Uomini ritornate sui vostri passi e riflettete prima di agire o ne pagheremo tutti le conseguenze, come sta già accadendo.

Per salvare gli elefanti bisogna sostenere le associazioni come il WWF che si impegnano ogni giorno per tutelarli, ma anche fare scelte eco sostenibili rispettando l'ambiente così come lo incontriamo, lottando contro l'abusivismo edilizio, contro l'illegalità e smettendo di favorire in alcun modo il commercio di pelli, pellicce, avorio, zanne di tigre, ecc., anche per il rivestimento di libri, enciclopedie e tesi universitarie. Un percorso controcorrente rispetto al mondo...

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