In difesa degli animali: il leopardo delle nevi

(immagini prese dal web)

Un'altra specie in pericolo serio è rappresentata dal leopardo delle nevi (panthera uncia) che vive tra le alte montagne dell'Asia centrale, tra i 1500 e 6000 mt di altitudine (http://www.wwf.it/leopardo_delle_nevi/), in un habitat secco, roccioso, ricco di arbusti e praterie, è carnivoro e caccia in genere di notte e all'alba e le sue prede naturali sono pecore e capre, ma scarseggiando queste in montagna, si nutre anche di cervi, giovani yak, asini selvatici e bestiame, è caratterizzato da un manto folto color grigio e maculato.
Le minacce per lui sono sempre le stesse: la caccia per la sua pelliccia, per le ossa e per altre parti del corpo utilizzate per la medicina tradizionale cinese e l'uccisione da parte dei pastori per difendere il bestiame di allevamento.
Il WWF lavora in collaborazione contro altre associazioni internazionali per combattere i cacciatori di frodo e per arginare tutte le possibili minacce.


I leopardi delle nevi sono la specie simbolo dell'Himalaya, ma anche gli indicatori viventi della salute del fragile ecosistema in cui vivono e che fornisce acqua a molte regioni dell'Asia, per cui monitorarli ha un valore importantissimo per loro e per noi, oltre in quella zona vivono anche in Cina, Nepal, India e sono stati individuati anche nella martoriata terra dell'Afghanistan. In questo bell'articolo potete leggere come viene monitorato in Himalaya (http://epochtimes.it/news/monitoraggio-cattura-e-marcatura-del-leopardo-delle-nevi---125683), dove vivono 18 esemplari nel Kangchenjunga Conservation Area, attraverso un metodo che ho visto in tanti documentari, dove gli animali (leopardi, tigri, leoni, rinoceronti, elefanti...) vengono prima individuati, quindi sedati e muniti di collare o microchip con cui poi vengono monitorati nel tempo.
Il sito più importante interamente dedicato a questa stupenda specie ed alla sua conservazione è quello dello Snow Leopard Trust (http://www.snowleopard.org/), una Fondazione con sede principale a Seattle, Washington, e con aree protette nelle zone dove il leopardo delle nevi vive, fondato nel 1981 da Helen Elaine Freeman, volontaria attivista morta nel 2007 che rimase affascinata da questa specie mentre svolgeva il suo volontariato presso uno zoo di Seattle motivandosi nel proteggere questa specie nel suo habitat naturale, ora la sua missione è portata avanti dalla Fondazione, visitate il sito, è molto bello e potrete anche contribuire a salvare questa specie.


Ora vorrei proseguire spendendo qualche parola per contrastare un fenomeno su cui anche noi possiamo fare molto, quello di smettere di favorire il commercio di pelli, pellicce, ossa o altro causando sofferenza in moltissime specie animali, noi spesso facciamo cose senza averne piena consapevolezza o senza pensare troppo alle conseguenze, io non ho mai acquistato una pelliccia in vita mia, mi fa rabbrividire da sempre il pensiero, ma, come probabilmente molti di voi, non ho mai riflettuto abbastanza in passato sulle conseguenze quando acquistavo un paio di scarpe, io ho dei problemi seri ai piedi per cui trovare un paio di scarpe adatte è da sempre un problema, quindi quando le trovavo le prendevo senza chiedermi e chiedere come fossero fatte, anche se nel tempo ho acquistato sempre più una coscienza ecologica, prediligendo eco pelle, infatti durano poco, ma per presentare le tesine la copertina in pelle era obbligatoria, insomma tutta una serie di scelte che non favoriscono l'ambiente né il rispetto delle specie animali. 
Oltre a come sono fatte le cose che acquistiamo (compresi mobili, divani, ...) dovremmo anche chiederci come pelli e pellicce vengono tolte ai poveri animali, io non me lo sono mai chiesto, ora capisco che preferivo ignorarlo e credere che venivano uccisi dolcemente e il tutto venisse fatto in modo incruento, niente di più lontano dalla verità, avviene non solo cruentemente ma anche con metodiche crudeli, sadiche aggiungerei, come il passaggio di forti scariche elettriche su animali bloccati e vivi... e non solo per strappare loro pelli e pellicce, ma anche per macellarne la carne, questo mi ha dolorosamente svegliato facendomi completamente cambiare l'alimentazione, escludendo quasi totalmente la carne, dico quasi, perché mia madre si ammala se non mangio almeno un pò di pollo ogni tanto, ovvero 2 volte al mese, di più non ce la faccio proprio. Prima l'alimentazione vegana non la comprendevo, mi sembrava strana, poi come infermiera mi hanno anche educata al valore insostituibile delle proteine della carne, ora ho rivisto questa mia posizione anche professionalmente e non solo per gli animali, non credo faccia tutto questo bene decantato, ma è la mia opinione personale!
Ora non sono ancora vegana, perché ancora bevo latte, mentre quella dieta non prevede nemmeno i prodotti di origine animale, come il latte, perché le mucche non vengono, diciamo, rispettate nei propri tempi di produzione, ma violentate per sfruttarne una produzione continua e vengono spremute allontanando i vitellini, destinandoli alla macellazione, motivo principale per cui il latte viene prodotto; oppure come il miele, cioè tutto ciò che in un modo o nell'altro causa uno sfruttamento animale e pian piano sto cercando di avvicinarmi sempre più, per ora posso definirmi una vegetariana convinta, anche se mangio, poco in verità, pesce, io capisco e accetto che, in caso di necessità e per evitare la sovrapproduzione, si uccidono animali e pesci per sfamare le persone, ma qui si uccide in modo spropositato al punto che si buttano carni e pesci scaduti mentre altri popoli mancano dell'essenziale e muoiono di fame, in più si uccide e macella in modi sempre più crudeli, e non parliamo solo di animali allevati con questo scopo, come mucche, pecore e capre, ma anche animali d'affezione, come cani, gatti, conigli, cavalli,..., nel passato gli animali per le fattorie e le campagne erano una ricchezza, le famiglie vivevano dei prodotti derivati ed uccidevano solo se strettamente necessario, anche perché i soldi per acquistare una nuova mucca o pecora non c'erano, ora siamo all'opposto, allora è il momento di dire basta. Ognuno deve pronunciarlo in prima persona, secondo la propria coscienza, io non intendo convincere nessuno sull'alimentazione, ma sul non acquistare pellicce e pelli farò del mio meglio, perché questo commercio alimenta i cacciatori di frodo e le uccisioni di tantissime specie che rischiano di estinguersi... a voi la scelta!

Commenti

  1. Ciao Maria Laura, è vero che gli animali da pelliccia vengono uccisi in maniera cruenta e orribile e che le pellicce fra l'altro sono totalmente inutili, ma ti informo che le "scariche elettriche fortissime" di cui parli, nella macellazione hanno proprio lo scopo di non far soffrire gli animali quando vengono uccisi, perché sono date in maniera tale da stordirli all'istante... l'animale praticamente Prada direttamente dall'incoscienza alla morte. Ovvio che ognuno è libero di mangiare ciò che preferisce, ma ti invito a studiare un po' di questa materia e non fidarti delle accuse di tanti estremisti in merito alla "terribile uccisione in modo sadico" che viene fatta per gli animali da reddito (per quanto questo argomento non mi piaccia, studio medicina veterinaria ed ho diversi esami a tal proposito); anche al macello la parola d'ordine è "benessere" e ci sono delle regole molto molto rigide per non far soffrire l'animale che sta per essere ucciso e sanzioni per chi non rispetta queste leggi (perché è inutile negare che ci sono i disgraziati che macellano abusivamente). Tutto il processo deve avvenire sotto lo stretto controllo del veterinario di ruolo. Lo so che non è comunque un bell'argomento da trattare, ma è il caso che si sappiano un po' di cose, senza credere a tutto quello che gridano gli estremisti su internet.
    Detto questo, ti invito a digitare su google "anche le piante hanno sentimenti, soffrono e comunicano" e fare una ricerca in merito.

    Comunque il leopardo delle nevi è praticamente considerato estinto, purtroppo.... Sarà davvero una battaglia durissima!
    A presto

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    1. Ciao, ti rispondo oggi perché non ho visto la notifica... ti ringrazio infinitamente per le tue chiarificazioni, è vero che non bisogna credere a tutto e spesso, in questo senso l'emotività mi tradisce, cado in errore, tuttavia vorrei che nessun animale venisse ucciso, per nessuna ragione, salvo le situazioni estreme per nutrimento pena la morte, ma noi non le viviamo per cui possiamo evitare di uccidere...
      Complimenti per i tuoi studi e per la professione che hai scelto, io non ce la farei, ma servono veterinari in gamba e di cuore, ho visto qualche documentario su quelli che operano nelle emergenze di animali selvatici e sono meravigliosi...

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