A proposito del family day...

(immagini prese dal web)

Vorrei riflettere con voi sulla bellissima e importante manifestazione che si è svolta sabato scorso e che è passata nei social come family day e che aveva come obiettivo principale l'esprimere un secco NO al gender nelle scuole. Io non ho potuto partecipare fisicamente, ma con il cuore e spiritualmente ero presente e condivido pienamente quel no alla manipolazione ideologica gender dei bambini, dalla materna in su, tuttavia, forse lo scarso rilievo dato alla manifestazione nei telegiornali e nelle televisioni e l'ampio eco dato dai social network, non ha ben evidenziato lo scopo principale mettendo in rilievo i temi secondari, come la valorizzazione della famiglia composta da una mamma, un papà e i figli, la non equiparazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso, come tra etero, rispetto al matrimonio, il no alle adozioni a persone omosessuali e il no alla maternità surrogata o utero in affitto.
Questi temi secondari, non per importanza, ma rispetto al motivo della manifestazione, che condivido, non sono però stati espressi nel modo adeguato sui social, non sono stati accettati dalle persone omosessuali e sono stati strumentalizzati per rimarcare ulteriormente la spaccatura ormai evidente tra cattolici e omosessuali, provocando lacerazioni e sofferenze da ambo le parti.
Io vorrei provare, nel mio piccolo e nel mio non essere nessuno, a fare un pò di chiarezza ed a fare un piccolo passo di apertura per tentare di sanare una divisione che ci tocca tutti nella carne: come cattolica credente mi feriscono le parole di chi, da più parti, compreso l'esponente politica Cirinnà che sostiene le unioni civili tra omosessuali, ha definito la manifestazione come una piazza che ha sostenuto e confermato di essere discriminatoria verso gli omosessuali, e questa parola discriminazione è rimbalzata più volte nei commenti della gente comune non cattolica, mentre dall'altra parte ho letto, come sul blog della conduttrice Daria Bignardi, della sofferenza di giovani omosessuali feriti dalla manifestazione fatta contro di loro, perché così l'hanno percepita, tralascio il sostegno e l'enfasi dato al gender, perché mi lascia senza parole, ma ognuno è libero di pensarla come vuole a riguardo, purché sappia di cosa si sta parlando!!!

Io affermo, e credo, con assoluta fermezza che nessuno sabato 20 giugno a piazza San Giovanni ha manifestato contro le persone omosessuali e sottolineo che tutti erano lì per dire il proprio NO all'ideologia gender ed al decreto legge Scalfarotto (link1, leggete anche link2), che, così come è stato scritto non solo è ambiguo rispetto a cos'è l'omofobia, ma propone, tra le altre cose, l'ideologia gender nelle scuole, cosa inaccettabile in un paese democratico che non può estromettere i genitori come primi educatori dei propri figli, anche e soprattutto in tema di educazione sessuale, oltretutto le aggressioni contro la vita delle persone, comprese quelle che hanno o possono avere alla base l'omofobia, sono perseguibili con le leggi in vigore per cui non serve un decreto a parte, serve, semmai, insegnare, sia nell'ambito familiare che scolastico che sociale, a rispettarsi gli uni gli altri, senza discriminare, senza eccezioni e per nessuna ragione, cioè né per il sesso, né per il credo religioso, né per l'orientamento sessuale, né per il peso, né per gli handicap, né per lo stato sociale, né per il paese d'origine, ecc.

L'omofobia è la paura e l'avversione irrazionale nei confronti dell'omosessualità e delle persone omosessuali e che è assimilabile al razzismo, all'antisemitismo, alla xenofobia e al sessismo, che hanno radici nell'odio e sfociano nella discriminazione, quella vera, e si combatte anche con l'educazione, corsi formativi, momenti di integrazione e, quando si arriva a ledere la persona, con la reclusione e le leggi in vigore, ma certo non col gender, che manipola le menti indifese dei bambini violando la loro purezza, non rispettando i naturali tempi di apprendimento, la loro delicatezza, imponendo un'ideologia che nega, fino ad annullarle, le differenze maschio/femmina. 
Per opporsi vi sono due petizioni che vi segnalo:
  1. http://www.citizengo.org/it/9705-no-allideologia-gender-nelle-scuole
  2. http://www.notizieprovita.it/petizione-sulleducazione-affettiva-e-sessuale-nelle-scuole/
  3. http://www.citizengo.org/it/25384-liberta-despressione-huggies (ho aggiunto anche questa perché la pubblicità metteva in evidenza le differenze dei maschietti e delle femminucce oltre che presentare pannolini ad assorbenza differenziata ed è stata troncata nella parte delle differenze secondo l'ideologia gender e non rispettando la libertà di espressione, le differenze maschio e femmina sono evidenti, sono una realtà che riguarda ogni individuo e che non può offendere nessuno, la petizione sostiene la verità delle cose).



Riguardo al family day del 20 giugno vorrei fare quel piccolo passo verso le persone omosessuali, sottolineando che noi cattolici crediamo nel matrimonio cristiano, quello celebrato in chiesa e nella benedizione di Dio, un sacramento che è molto più di due firme su un pezzo di carta sancito dalla legge, che è invece l'unione civile, sia tra eterosessuali che tra persone omosessuali, noi cattolici crediamo fortemente in questo sacramento, anche se, da esseri fragili come tutti, non sempre sappiamo rimanervi fedeli, tuttavia sappiamo che in questo percorso non siamo soli, ma c'è il Signore con noi e sappiamo quanto ha valore e quanto sia bello e vorremmo che tutte le coppie sperimentassero questa gioia e questa grazia, che tutti la scegliessero e quando le persone, o i politici, promuovono e osannano cose alternative a questo non siamo molto felici e mettiamo tutta la passione per promuovere il matrimonio in cui crediamo, dimenticando che non tutti conoscono Dio ed il Suo amore e che, di conseguenza, non scelgono la fede cattolica, non aderiscono e non amano la Chiesa e che non comprendono né condividono i principi e i sacramenti.
Uno stato non può tutelare solo una parte dei suoi cittadini, ma tutti, senza discriminazioni, e le coppie, sia etero sia omosessuali, sono una realtà e ignorarle non è possibile, per cui deve garantire loro dei diritti, legali, sanitari, ecc. aprendosi alle unioni civili, come ha fatto precedentemente per le coppie di fatto, e noi cattolici, fermo restando che non sono la stessa cosa del matrimonio cristiano, aggiungo cristiano perché la differenza è il sacramento, non possiamo che prenderne atto e accogliere le persone.

Per i miei fratelli e sorelle di fede e per tutti affermo che dire si alle unioni civili non significa e non porta in alcun modo, e il ddl Cirinnà lo ha sottolineato, a dire si alle adozioni agli omosessuali e alla maternità surrogata o utero in affitto, che restano, e devono restare, vietati in Italia, perché il bene dei bambini viene prima di ogni cosa, i figli non sono un diritto da avere ad ogni costo, ma un dono, per noi cristiani di Dio, per gli altri non so, ma sempre un dono, che non è dato a tutti, alcuni per aprirsi alle adozioni, altri per qualche altra missione speciale, comprendo e condivido la frustrazione di non poter avere figli e di non diventare genitori, una ragione ci sarà, ma questo non deve sfociare nell'ossessione del figlio ad ogni costo, anche a rischio, e/o contro, il bene del bambino stesso, che merita di crescere in una famiglia composta da entrambe le figure, mamma e papà, come tutti noi, e di essere amato per sempre.

Per avere maggiori informazioni sull'ideologia gender visitate i siti:
A conclusione due video sul tema gender, sono della Manif pour tous, li condivido da YouTube per coloro che ancora non credono all'esistenza del gender, che la credono, come sono stata apostrofata io, un'invenzione dei cattolici, oppure una caccia alle streghe del medioevo o altre affermazioni similari, tutto fuorché quello che è in realtà, una reale minaccia per la serenità dei piccoli e degli indifesi, non a caso si rivolge alle fasce di età più delicate e in formazione, da 0 a 15 anni.

Il primo video spiega il gender in 3 minuti, il secondo è il convegno tenuto a maggio dell'anno scorso, quindi è molto lungo, ma vale un'attenta osservazione.



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