Olimpiadi invernali 2018

 

Oggi alle ore 12 italiane si apriranno le Olimpiadi Invernali 2018 nella Corea del sud, a Pyeongchang, un evento atteso e sognato da ogni sportivo professionista, con immensa gioia per coloro che sono riusciti a qualificarsi e altrettanta delusione per chi non ci è riuscito, anche perché ricorre ogni 4 anni, per cui può essere quel sogno di una vita che non si realizza ed è dura da accettare per chiunque dedica tutto se stesso ad uno sport, facendo una vita di sacrifici, con orari di allenamenti massacranti, controllando l'alimentazione, a volte anche in modo ossessivo, limitando le uscite serali, avendo poco tempo per la vita sociale e per se stessi, sottoponendo il proprio corpo a ritmi e sforzi notevoli, cercando di superare i propri limiti, migliorare i propri tempi e records, insomma dopo tutto questo non ottenere i risultati desiderati e gli obiettivi prefissati è una grande delusione.

Personalmente vivo in modo contrastante queste Olimpiadi, all'inizio, presa dalla rabbia per l'orrore di Boknal, lo Yulin coreano, in cui milioni di cani, e anche gatti, vengono massacrati in modo brutale per poi mangiarli, io credo che se tutti voi vedeste anche solo un filmato di tutto questo processo orripilante, comprendereste che la questione non è la diversa cultura, il fatto che i coreani (e cinesi, filippini, sud est asiatici, ecc...) mangiano i cani come noi (nel senso di italiani, perché io non più, sono vegetariana da un oltre un anno, anche più) mangiamo mucche e maiali (che certo nei lager intensivi non vengono trattati con rispetto e non fatti soffrire, al contrario ed è ugualmente vergognoso e inaccettabile in un paese civile!), ma il modo in cui questi, internazionalmente riconosciuti come animali domestici, vengano torturati, picchiati, affamati, scuoiati e bolliti vivi, un'atrocità imperdonabile che ha giustamente attivato gli animalisti di tutto il mondo ed anche locali per fermare questi "festival", cercando di strappare questi cani e gatti, detenuti stretti e in tanti in gabbie anguste, senza dare cibo e acqua, dalle mani dei loro aguzzini, individui così sadici da far paura, da rappresentare un pericolo per la società, perché i sadici non lo sono certo per un tempo limitato... Purtroppo i governi dei paesi sotto accusa per il dogs and cats meat trade, nonostante milioni di petizioni firmate, di manifestazioni davanti alle ambasciate, di un movimento internazionale anche di personaggi famosi, sono sordi e ciechi e, nonostante dovrebbero almeno prenderle in considerazione per la pessima pubblicità che ricade sulle relazioni commerciali, sul turismo, non fanno nulla per impedire questo orrore attirandosi contro l'odio degli animalisti, che hanno iniziato a boicottare le Olimpiadi proprio perché si svolgeranno in uno dei due paesi principali di questo orrore.
All'inizio su Twitter anche io ho sostenuto questo boicottaggio per la rabbia, la frustrazione e il forte dolore legato anche all'impotenza di non poter salvare quelle povere creature, la maggior parte delle quali vengono rapite dalle famiglie adottive o tenute in strutture chiamate "fabbriche di cuccioli", dove, per la mancanza di randagi, vengono detenuti in gabbia e inseminati per produrre nuove creature destinate dalla gabbia all'inferno di Yulin e Boknal, detenute senza cure e senza attenzioni, veramente il dolore e la rabbia sono molto forti, anche ora che sto scrivendo, così pur di dare un segnale agli indifferenti e ai governi dove regna un immobilismo spaventoso e non solo verso gli animali, ma anche verso i malati, i disabili, le famiglie, i poveri...
Amo lo sport e lo ritengo una grande risorsa, un valore, una "scuola" che forma molto i giovani, disciplinandoli e canalizzando le loro energie verso cose che hanno senso piuttosto che bighellonare in strada senza meta, annoiati e rischiando di compiere gesti insani o, addirittura, delinquere (come gli ultimi fatti di cronaca dimostrano ampiamente, con le baby gang!), tuttavia non lo seguo in televisione e, per ovvi motivi, non lo pratico, fatta eccezione per il pattinaggio di figura sul ghiaccio, verso cui ho una vera passione che, avendo tempo ora, posso seguire in tutte le gare, sia nazionali che internazionali, a marzo si svolgeranno a Milano i campionati mondiali e sarà un bellissimo evento.
Appassionandomi sempre più ed amando il pattinaggio, assistendo alle gare, ascoltando gli atleti di tutto il mondo (quello che non mangia cani e gatti!), le speranze e le delusioni, il parlare del sogno olimpico, vedere l'impegno e lo sforzo per arrivarci, la gioia dei qualificati e le lacrime, la delusione degli esclusi, ho capito che non è lo sport a dover essere preso di mira, boicottato, ma chi sta dietro: politici, organizzatori, comitati, ONU, Commissione europea e, soprattutto, i governi che non fanno nulla e non fermano il dogs and cats meat trade. Ho riflettuto e compreso che non era giusto boicottare l'evento sportivo Olimpiadi e danneggiare tutti gli sportivi, tra cui molti nostri atleti, che sono distanti anni luce da quelle barbarie. Io credo sia da boicottare la Corea e, semmai, il comitato olimpico che ha deciso di scegliere la Corea (e altri) come sede delle Olimpiadi, perché i paesi in cui i diritti umani ed animali non sono rispettati, anzi schiacciati e uccisi brutalmente, non sono degni di essere scelti per un evento sportivo che, rispetto agli altri, mette in risalto più di tutti, non solo il valore dello sport come risorsa, ma anche la pace, come per esempio vuole rappresentare la presenza unitaria dei rappresentanti delle due Coree, quella del nord nota, oltre che per il medesimo orrore, per la pesante minaccia nucleare. 
Secondo la mia modesta opinione, sotto accusa e boicottaggio vanno messi le politiche dei paesi, dei comitati sportivi ed organizzativi, non certo tutti i coreani, i cinesi, i filippini, gli abitanti del sud-est asiatico ecc... (oltretutto ci sono molti attivisti animalisti locali che mettono anche a rischio la loro vita per salvare più animali possibili!), gli sportivi, i bravi cittadini e lo sport. Io seguirò solo il pattinaggio, sempre se la Rai lo manderà in onda, perché mi interessa solo quello, ma abbiamo tanti atleti nostri lì e sono brave persone, che hanno dato il massimo per arrivare alle Olimpiadi e non me la sento di boicottare loro... Inoltre solo chi ha Sky o pay-TV potrà seguire le Olimpiadi in diretta, quindi non tutti potranno vederle, oltretutto la diretta locale corrisponde alla notte da noi e chi lavora non può perdere il sonno, quindi ancora meno spettatori potranno seguire le gare...  
In conclusione vorrei aprire una "piccola" parentesi, tra le cose che proprio non sopporto sono principalmente l'indifferenza e l'ipocrisia, dunque sto notando che sempre più cartoni animati per i più piccini hanno come eroi proprio gli animali: maiali (Peppa Pig), tigri (Daniel Tiger), orsi (Masha e l'orso), cani, gatti ecc... giustamente presentiamo ai bambini la bellezza e la varietà del mondo animale, un mondo animale che, però, nella realtà quotidiana, non ci impegniamo abbastanza (molti per nulla) a tutelare, proteggere, garantire habitat e difendere la vita, anzi stiamo condannando all'estinzione moltissime specie, tra cui le tigri, che rischiamo di poter vedere solo in cartolina, in fotografia o nei cartoni animati; gli stessi animali domestici soffrono terribilmente, specie nelle terre di nessuno del sud, con pochi e disperati volontari, vengono abbandonati, non curati, trattati con indifferenza, avvelenati, uccisi o messi a marcire in gabbie di lager.
E guarda un pò quali sono le mascotte scelte per queste Olimpiadi invernali in Corea del Sud: la tigre bianca, (rarissima se non già estinta), Soohorang (nella mitologia coreana è simbolo di fiducia, forza e protezione) e l'orso bruno asiatico, caratteristico per la mezza luna bianca sul petto, per le paralimpiadi, Bandabi (simbolo di determinazione e coraggio), sono indubbiamente simpatiche e carine, ma le tigri vere e gli orsi veri non se la passano bene, le prime massacrate per la medicina cinese e i secondi dimezzati... è un'ipocrisia intollerabile...
Auguro il meglio ad ogni sportivo presente, in particolar modo ai pattinatori, e spero che vivano serenamente questo evento importante, ma auspico un cambiamento di rotta immediato delle due Coree, sia sui diritti umani che su quelli animali, viceversa non sarà possibile alcun dialogo.

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