"Buone notizie secondo Anna"

(Fonte immagine e post https://www.buonenotiziesecondoanna.it/)

I bambini con la trisomia 21, la sindrome di Down, sono visti e identificati da molte persone solo attraverso quel pezzetto di cromosoma in più e, per la paura che inganna la ragione, quasi sempre mentendo, vedono una strada sempre e solo in salita, irta di ostacoli, problemi ecc... da affrontare da soli senza aiuti e sono, purtroppo, tentati di "risolvere" il problema alla radice prendendo la decisione amara e dolorosa di rifiutare quella creatura cui viene fatta questa diagnosi in gravidanza, senza aprirsi alla possibilità di sbagliare non accogliendo il dono di tutto quello che non sanno arriverebbe in casa con loro dicendo, al contrario, si alla vita, quella vita che si presenta a sorpresa, rompendo tutti gli argini delle aspettative, dell'avere tutto sotto controllo e dell'illusione di sapere e programmare tutto nel dettaglio proprio per non lasciarsi sorprendere, ignorando la realtà che la vita è di per sé sorprendente, sempre e comunque.
Come infermiera ho incontrati tanti bambini con la sindrome di Down e sono stata letteralmente travolta e sorpresa dai bambini perché, oltre quel pezzetto di cromosoma, hanno una peculiarità che altri bimbi non hanno: sorridono sempre e ti abbracciano con una passione, un'energia incredibile... Se hanno la fortuna di avere una famiglia come quella che sto per presentarvi in questo post, questa peculiarità si rafforza, anche quando fuori li attende il pregiudizio, viceversa col tempo si affievolisce fino a spegnersi per mancanza di amore, dentro e fuori casa... Ho incontrato persone adulte con la sindrome che hanno vissuto reclusi, o quasi, in casa, senza stimoli, perché i genitori si vergognavano e li portavano fuori solo per visite mediche, i loro occhi erano spenti e, non avendo relazioni esterne, erano spaventati dagli estranei, si facevano visitare a fatica e solo in presenza di un familiare... Ho incontrato adulti inseriti nel loro contesto, piccolo o grande che sia, ma con lo sguardo basso e diffidente, che trafigge veramente il cuore e non è giusto perché non hanno colpe della patologia genetica da cui sono affetti e non devono essere trattati come ritardati, come persone da mettere ai margini, da nascondere, hanno un cuore speciale e tanto da donare a chiunque apra loro il cuore e dia loro fiducia.


Oggi voglio farvi conoscere Anna e la sua splendida famiglia, Anna è la meravigliosa bimba che sorride nella foto (presa dal profilo della pagina Facebook), vi invito a visitare la pagina Facebook e guardare i video, la simpatia, l'allegria e la forza di questa bimba sono travolgenti, se state passando un brutto momento, un brutto periodo o avete una giornata storta vi dimenticherete di tutto e ritroverete a ridere completamente innamorati di Anna, lo sperimento ogni volta e mi ricordo di tutte le esperienze dirette fatte, mi ricordo ancora chiaramente la puntata della fiction italiana Amico mio con Massimo Dapporto (anno 1993 con regia di Paolo Poeti), che interpretava il dottor Paolo Magri, in cui aiuta una sua paziente ad accogliere il suo bimbo nato con la sindrome di Down, facendole conoscere un papà con la sua figlia con la stessa sindrome che la abbraccia e conquista, aiutandola a superare tutte le sue paure e i pregiudizi, scoprendo una risorsa, un dono, lì dove vedeva solo un problema da allontanare.
Anna è la terza figlia di Guido e Daniela, quando vengono informati che la bimba era affetta da trisomia 21 sono frastornati e destabilizzati, ma nel loro cuore risuonano le parole che un giorno, molti anni prima, quando erano molto giovani, ha rivolto loro Madre Teresa "se un giorno avrete un figlio non abbiate paura", parole che sono significative ed importanti per ognuno di noi in qualsiasi circostanza in verità, ma che hanno illuminato il cuore di questi genitori per accogliere la nuova vita e per condividerla da subito con le figlie di 15 e 11 anni e così Anna esce dal grembo materno ed entra nella sua casa portando gioia, brio, novità, sorprese e tanta voglia di vivere, una gioia e una forza di vivere che la famiglia non può trattenere e sente di volerla condividere con tutti attraverso i social, anche per scardinare il muro della disinformazione e dei pregiudizi riguardo le persone con sindrome di Down, dai social alle testimonianze dal vivo allo scrivere un libro su Anna il passo è lieve, la gioia e l'amore non si possono trattenere per sé ma condividere con tutti, accoglierli e trasmetterli a nostra volta è quello che ci viene chiesto, un si che porta altri si apre la via al cambiamento, al superamento di paure e pregiudizi, al mostrare come risorsa, come una nuova opportunità di bellezza e pienezza quello che ancora non conosciamo e che ci viene donato, sorprendendo la nostra vita.
Seguite le "Buone notizie secondo Anna" e lasciatevi travolgere dalla gioia e dall'energia di Anna e della sua famiglia e, se volete approfondire, leggete il libro scritto da papà Guido Marangoni, Anna che sorride alla pioggia, storie di calzini spaiati e cromosomi rubati, Ed. Sperling & Kupfer.
A conclusione del post il video della testimonianza di papà Guido a Siamo noi, programma di TV2000. 
Non lasciamo che paure e pregiudizi abbiano il sopravvento su di noi e ci strappino via gioie inaspettate e doni meravigliosi che faranno davvero la differenza nella nostra vita, per il bene, per la nostra felicità... Grazie Anna e famiglia Marangoni per averci ricordato che la vita è un dono prezioso e che la gioia è meravigliosa, portentosa, contagiosa...




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