(immagine presa dal web)
Abbiamo tutti bisogno
di essere accettati per come siamo, con le nostre fragilità, le contraddizioni,
le cadute e ricadute. Dio è l’amore puro, accoglie le Sue creature sempre e nessuno,
meglio delle mamme, è in grado di avvicinarsi a questa perfezione d’amore. Il
Signore, nella Sua infinita misericordia, ci ha voluto donare una mamma
speciale: Natuzza Evolo, una donna mite, umile, analfabeta, ma con più sapienza
di milioni di letterati e scienziati, che dicendo “Si” al Signore, ha
partecipato ad un disegno grande d’amore infinito. La biografia di Luciano
Regolo “Natuzza Evolo, il miracolo di una vita” Mondadori Editore, è un
resoconto dettagliato della vita di mamma Natuzza, arricchito da tante
testimonianze di sacerdoti, figli spirituali, gente comune e persone dello
spettacolo. I suoi doni e carismi come l’emografia, la preveggenza, la
bilocazione, le stigmate e la partecipazione alla Passione di Cristo, sono
indubbiamente straordinari, ma quello che emerge leggendo il libro, è la
docilità di una donna che ha dato, fino agli ultimi istanti della sua vita,
tutta se stessa per gli altri, ha sofferto, salvando moltissime anime, ha
portato speranza a chi l’aveva persa ed era disperato a causa di una malattia,
di un lutto, è stata una testimonianza viva della vita vera, di Cristo che ha
vinto la morte. Mi ha colpito, particolarmente, quanto affermato da una figlia spirituale, Mela Fialà D’Amato: “Ma per me non
sono stati questi prodigi la cosa più grande di Natuzza, quanto piuttosto
l’amore e la protezione costanti, la serenità incredibile che riusciva a
infondere. E il suo totale altruismo, veramente unico, specialmente perché
umile e silenzioso, mai esibito.”
E ancora: “[Natuzza] è
stata un eccezionale esempio vivente, una mamma e una maestra senza eguali,
poiché le sue erano soprattutto lezioni d’amore.”
Il libro è una carezza
di Dio per tutti coloro che non l’hanno conosciuta di persona.
di Federica
Tarquini
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